La Parola che cura: energia attiva che influenza la materia…
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Attraverso il Counseling Letterario, la scrittura offre una importante possibilità di conoscenza interiore di sé, addestrando la nostra capacità simbolica e relazionale.
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Se vuoi cimentarti, segui la “Traccia per Scrittura Terapeutica”
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Cos’è il Counseling Letterario?
Il Counseling Letterario ad orientamento immaginale di Medicina dei Significati è una proposta nuova e interessante per lavorare su di sé e sulla propria crescita personale. Consiste in sedute via web (nel caso anche di persona) intervallate da una “mail narrante”, poi commentata ed elaborata insieme al Tutor. Si fa un primo incontro conoscitivo e poi si prosegue con sessioni di tre sedute, reiterabili.
Qual è il suo “significato”?
Scrivere, narrare, raccontare di sé: un atto “psicomagico” che ci guida a incontrare chi siamo, ad aprire il forziere nascosto nella buia grotta dei ricordi, nell’evanescente chiaroscuro del mondo segreto che, abitando la terra-di-mezzo, vive o sopravvive tra sogno e realtà.
Terra di mezzo, Shambàla, Shangrilà… Realtà interiore, cangiante e fuggente ad ogni tentativo di razionalizzazione. Ma proprio qui sta il segreto: la possibilità di cogliere l’apertura fra le fibre allentate del tessuto, l’indebolirsi dello spessore che ne permette una inattesa trasparenza…
Non un semplice racconto…
A prescindere che si tratti di un semplice resoconto di un’esperienza personale, della propria giornata oppure della “messa in scena” di un racconto vero e proprio (ciò che conta non è il “cosa”, ma il “come” la narrazione procede) ecco che la pratica dello scrivere, del narrare o del narrarsi, permette una diversa forma espressiva, ulteriore possibilità di incontro con la nostra parte più profonda, spesso “matrice” della realtà, o almeno di quella che siamo soliti considerare tale.
Cosa succede quando mi accingo a narrare?
Succede che entro, con la mente ma, in realtà, con il FOCUS dell’ATTENZIONE, in una dimensione dove le coordinate di tempo e di spazio a volte si deformano, si trasformano, spesso si chiarificano dinanzi all’atto di rendersi percepibili. La coscienza “chiede” di ricordare, chiede di addentrarsi nel tempo di RICORDO e di poterne portar con sé una parte.
Scrivendo, la mia mente “ragiona”, riflette intimamente e si dà “il tempo” – e la possibilità – di “vedersi”, oggettivando se stessa e la sua storia attraverso il racconto.
La scrittura offre una importante possibilità di conoscenza interiore di sé, addestrando la nostra capacità simbolica e relazionale.
L’atto dello scrivere permette di elaborare la nostra condizione attuale, la nostra sofferenza e le nostre speranze. Permette di esprimere il nostro mondo interiore, il nostro presente e il nostro passato, aiutandoci nel processo di comprensione e legittimazione, passaggio quest’ultimo di estrema importanza, nella nostra visione. E questo avviene anche se – e anche quando – “non parliamo di noi”: infatti, noi siamo sempre i protagonisti del racconto, anche di quello che coinvolge i personaggi più strani e particolari.
E’ il “gioco delle parti”:
quelle che ci costituiscono e compongono il policromo “puzzle” della nostra esistenza. Parti che, grazie all’éscamotage della scrittura, cominciano a delinearsi, conoscersi e riconoscersi e, infine, a dialogare fra loro. A “trasformarsi”, ovvero a “passare di forma in forma” sino a divenire realmente, letteralmente, formanti, “creatori” della realtà che desideriamo.
E infatti non è tutto…
In questo movimento di incontri e relazioni, NOI POSSIAMO DARE UNA DIREZIONE al gioco: possiamo permetterci di “disegnare il nostro futuro”, di “vederci” mentre lo descriviamo, di “accorgerci” di COME lo descriviamo o, meglio, lo “immaginiamo”. Immaginare è atto creativo, che la “scrittura” definisce nei dettagli. Dettagli che la nostra mente raccoglie e, opportunamente guidata, comincia a creare…
Narrare è “gettare la rete nel futuro”…
“alla parte destra della barca” (leggi: emisfero destro, immaginale e poietico, ovvero CREATIVO) come insegna Gesù nel Vangelo. Lì, dobbiamo pescare. Fosse anche solo per uscire dall’ipnosi che il “passato” esercita su di noi e decongestionarne il condizionamento.
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Il Counseling online…
(Non solo Letterario)
dove lo “spazio” non esiste!
Counseling letterario
Grazie al Counseling On Line…
- Non esistono distanze: puoi eliminare il traffico e l’attesa, la macchina, il caldo e il vestirti per uscire!
- Puoi collegarti dal comfort della tua casa, dalla villeggiatura, dal lavoro… basta un telefono e/o il tuo computer.
- Puoi rileggere o riascoltare l’intero colloquio o la sequenza di consulenze, rivedere i tuoi atteggiamenti, riconoscere i tuoi progressi.
Modalità:
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Gli argomenti e le informazioni personali affrontati nell’ambito della consulenza sono considerati riservati e, a garanzia della privacy, tutte le informazioni inviate, una volta esaurita la procedura di consulenza, saranno archiviate e protette.
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dott.ssa Loredana Filippi
Specializzata in Counseling ad orientamento immaginale. Formazione in Medicina Tradizionale Cinese (operatrice Shiatsu Professionale)
Professionista disciplinata ai sensi della legge n. 4/2013
Attestato di Qualità e di Qualificazione dei Servizi Professionali erogati SIAF n. LO138-OP
contatto Skype: mds_loredana
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NOTA BENE: